Tragico incendio in un edificio: persone intrappolate e soccorsi a lavoro. Il dramma del palazzo in fiamme a Valencia.
Un vasto incendio si è sviluppato in un edificio a Valencia, nel quartiere Campanar. I fatti sono avvenuti nelle scorse ore dove un palazzo in fiamme ha generato terrore e vittime. L’intervento dei soccorsi è ancora in corso a causa delle difficoltà riscontrate ad agire anche per via delle forti raffiche di vento che stanno alimentato il rogo. Al momento il primo bilancio è drammatico.
Palazzo in fiamme: i fatti a Valencia
Un terribile incendio ha coinvolto un palazzo a Valencia, nel quartiere Campanar. Da quanto si apprende il rogo, di vaste proporzioni, ha coinvolto due blocchi di edifici uniti tra loro, uno di 14 e l’altro di 10 piani. Secondo una prima ricostruzione riportata dalla Rai le fiamme, inizialmente localizzate al settimo piano, si sarebbero propagate lungo la verticale del grattacielo e successivamente si sarebbero estese, complice il vento, nella parte più bassa.
Da qquanto si apprende, il condominio interessato dalle fiamme ospita 138 abitazioni per un totale di circa 450 residenti.
Durante le drammatiche fasi per provare a spegnere il rogo, numerose squadre di vigili del fuoco sono intervenute per mettere in salvo le persone intrappolate, due delle quali, come riporta El Mundo, si erano rifugiate su un balcone.
A pagare dazio per questo terribile incendio, anche un centro commerciale al piano terra dell’edificio che è stato evacuato per evitare il peggio.
Il bilancio: vittime e dispersi
Come anticipato, le operazioni di soccorso sono state difficili anche a causa delle forti raffiche di vento che hanno alimentato il rogo.
Al momento il bilancio dell’incendio è drammatico. Infatti, sono già stati ritrovati quattro corpi senza vita mentre 19 persone risulterebbero disperse e la possibilità di trovarle vive, ovviamente, diminusce col passare del tempo.
Ferite anche quattordici persone, di cui nove uomini, di età compresa tra i 25 e i 57 anni, e quattro donne, tra i 27 e gli 81 anni.
